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Childhood & Philosophy

versão impressa ISSN 2525-5061versão On-line ISSN 1984-5987

Resumo

ROVERSI, valentina; CAVALLO, alessandra  e  CONTAGE, daniel barenco mello. creare i sensi della terra: il respiro naturale della comunità di indagine. child.philo [online]. 2022, vol.18, e66131.  Epub 28-Nov-2022. ISSN 1984-5987.  https://doi.org/10.12957/childphilo.2022.66131.

La terra è l'immagine archetipica dell'origine dell'umanità, ma nel corso della storia della cultura occidentale ha lasciato spazio ad altre allegorie più celesti. L’illuminazione come paradigma della conoscenza si è consolidata nel pensiero filosofico occidentale in modo molto convincente, per la produzione di significati. Attraverso questa rilettura della prima metafisica greca, il pensiero si è allontanato gradualmente dalla sua materialità, dalla sua umanità, dalla possibilità di ammirare il mondo concreto, avvicinandosi sempre più alla necessità di creare oggetti astratti, che, come limiti etici, politici, estetici ed epistemologici, ritroviamo nelle nostre vite. La visibilità sembra essere alla base di un habitus mentale occidentale: il riconoscimento, l'ufficialità, la legittimità o la certezza sono segni visibili con cui confrontare e convalidare le proprie esperienze. La terra, in quanto elemento meno trasparente, con maggiore capacità di nascondere, nascondere, crittografare, rappresenta però un'immagine che meglio si adatta al piano di discussione proposto in questo testo. Il rapporto con la realtà, in termini di visibilità e invisibilità, richiede una nuova percezione del mondo: la struttura che lo sottende non assume più un livello trascendente, ma viene intesa come un piano di immanenza, in cui il significato è interiore, prodotto da composizioni; un amalgama di reti che si intrecciano in un impercettibile, invisibile, piano sotterraneo. Questa che qui si propone non è una prospettiva verticale, ma orizzontale come il suolo. È a partire da questo pensiero terreno che si vuole riflettere su ciò che accade all'interno della filosofia e nell'infanzia; nella filosofia con l'infanzia e nell'infanzia della filosofia. Nel presente tentativo di eco-sofia dell'educazione, il piano di discussione richiede di allontanarsi dalle immagini guida con le quali solitamente si impara a direzionare la ricerca. L’intento della seguente indagine è cercare un altro tipo di mappa: una sorta di cartografia sotterranea, che presta attenzione non a ciò che ci è dato di vedere, che ha nomi e categorie ben definite, ma a ciò che è nascosto e risiede su di un piano terreno, fangoso, indistinguibile e assolutamente vivo. Si prenderanno in esame, secondo il modello lipmaniano della Philosophy for Children, i processi sotterranei e rizomatici della comunità d’indagine, comparandoli ad altri movimenti collettivi che caratterizzano le comunità vegetali delle piante che abitano il mondo naturale. Infine verranno illustrati tre concetti che si ritengono rilevanti per sfuggire ai limiti rintracciati in alcune posture pedagogiche contemporanee, suggerendo altre strade nel rapporto tra filosofia, infanzia ed educazione: reciprocità, passività ed invisibilità.

Palavras-chave : philosophy for children; natura; reciprocità; passività; invisibilità.

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